Fortunati gli inglesi allora, che nascono già con la chiave che apre e chiude molte porte di questo mercato globale.
Tuttavia, imparare l'inglese non è così semplice come in giro ti vogliono far credere: come ogni grammatica che si rispetti ha le sue regole e le sue eccezioni e come ogni lingua ha i suoi molteplici registri.
Esiste così un'inglese da BBC e Times ed un inglese da Channel Four e Sun e, come un vesitito, un inglese da indossare nelle occasioni ufficiali ed uno da pub con gli amici.
Il problema è che il mondo, e i parlanti di lingua inglese in particolare, si aspettano che tu li conosca entrambi.
Quindi, cosa fare per migliorare il proprio inglese?
Trasferirsi in Gran Bretagna è il primo passo. Trovare una casa con native english speaking il secondo (ove possibile, ma stare lontani dai connazionali è un must).
Il terzo è la scuola.
Il terzo è la scuola.
Molti non possono o non vogliono frequentarla, ma a mio avviso per parlare un buon inglese è indispensabile. Oltre alle innumerevoli scuole private più o meno care accreditate dal British Council, esistono anche delle scuole pubbliche, che prima totalmente gratis ora ad un costo assolutamente abbordabile, offrono (tra gli altri) corsi di lingua inglese inglese per stranieri.
A Londra ce ne sono diversi, segnalo quello che conosco e frequenterò io, il Kensington and Chelsea College un vero college, con (mini)mensa, libreria, parco ecc..ecc...
I corsi sono trimestrali o annuali. Insomma, conviene informarsi per tempo.
Tutte le informazioni su costi, accesso, lezioni ecc... sono assoluatamente trasparenti, alla tipica maniera anglossasone.
Per quanto riguarda la qualità della didattica vi dirò in seguito, quando il corso comincia.
Per ora vi dico che l'atmosfera promette bene: è un college multidisciplinare, con corsi di tutti i tipi, pittura, moda, design, business, e quindi c'è gente di tutti i tipi e tanti inglesi con cui parlare, perchè alla fine la risposta principale alla domanda how improve your English? è chat, chat, chat... chiacchiera, chiacchiera, chiacchiera!
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